Un saluto a tutti amici e benvenuti nel nuovo anno. Il mese di gennaio ci fa pensare a cibi caldi e avvolgenti che ci scaldino con le rigide temperature invernali. Questa volta ho voluto dirottare la mia attenzione su un piatto della tradizione che in tante regioni ha le sue varianti. Il baccalà, alimento conservato in essiccazione o sotto sale, è un ingrediente che dal XXV secolo viene portato in italia, per la prima volta in Veneto ed utilizzato sulle tavole soprattutto in versione mantecata, dove esprime la sua cremosità. Il merluzzo/baccalà più pregiato è delle isole Lofoten in Norvegia, ed è il luogo da cui Pietro Querini, commerciante veneziano, lo portò nel nostro territorio dopo un naufragio avvenuto con il suo equipaggio nel 1432 proprio in Norvegia. Ho voluto dare risalto a questo ingrediente e condividerò con voi la ricetta del baccalà al latte con polenta, che potrete proporre come piatto unico sulle vostre tavole. BACCALA’ AL LATTE CON POLENTA Ingredienti per 4 persone Iniziamo con il dissalare il baccalà, sciacquandolo dal sale e mettendolo in acqua fredda per 72 ore e avendo cura di cambiare l’acqua due volte al giorno. Naturalmente potete comprarlo già dissalato se non avete giorni a disposizione. Una puntualizzazione sulla polenta: io ho cucinato la polenta il giorno prima, messa in una teglia e poi tagliata a pezzi per poterla scaldare sulla piastra, se preferite potete anche prepararla il giorno il cui fate il baccalà e mangiarla in versione cremosa. Sarà il vostro gusto a decidere. Io l'ho fatta così... Tagliamo i filetti e a pezzi di 5-6 centimetri di larghezza e infariniamoli; mettiamo ora l’olio in pentola e la cipolla tagliata finemente a soffriggere. Quando inizierà ad imbiondire soffriggiamo da entrambi i lati i pezzi di merluzzo per sigillarli e solo a questo punto copriamo con il latte.
Lasciamo cuocere per una ventina di minuti facendo attenzione a non far asciugare il latte e ogni tanto girando i pezzi di baccalà nella pentola. Solo a fine cottura aggiustate di sale e di pepe e cospargete di prezzemolo. Un piatto molto semplice da preparare ma che davvero vi darà una grande soddisfazione.
il vino di Daniele
Grechetto
Come ci suggerisce il nome, Grechetto è un vitigno che probabilmente ha origine dalla Grecia o dal
Mediterraneo in generale, ma che attualmente rappresenta l'Umbria ed è diffuso proprio in questa regione, cuore verde d'Italia. Le origini e la storia di questo vitigno ci possono dare alcune informazioni anche sulle sue caratteristiche, infatti, si ritiene che il Grechetto, come suggerito dal nome, sia originario dalla Grecia così come tutti gli altri vitigni che portano il nome di Greco e sarebbe stato portato nell'Italia Meridionale dai coloni che a suo tempo popolavano la Magna Grecia.
I vini prodotti con questo vitigno sono caratterizzati da sentori di frutta fresca come pera, mela, fiori e spezie.
La loro struttura è equilibrata e fresca, con una buona acidità e una leggera mineralità.
Il Grechetto è perfetto per gli abbinamenti ai piatti di pesce, in particolare con le zuppe e il baccalà o merluzzo, e si lega perfettamente anche con le carni bianche e con i formaggi morbidi e di media
stagionatura.
Si consiglia di berlo a temperature fresche dai 6° in su ed ha un tasso alcolemico di 12/13 gradi.