Ciao amici, questa ricetta racchiude una grande specialità culinaria piemontese che sono le pesche con cacao e amaretti che faceva anche mia nonna Germana (si chiamava davvero così) e la tarte tatin francese…la torta in padella (che noi faremo nel forno).
Beh, sicuramente adattando vicendevolmente le ricette possiamo tirare fuori dal cilindro una estrema bontà da servire a fine pasto o a merenda con un po’ di gelato alla vaniglia.
Le pesche, tipico frutto succoso estivo, presenta tante varianti, gialla o bianca, noce, nettarina, tabacchiera, ce ne sono per tutti i gusti e per la nostra ricetta useremo quelle giallo-rosse, non troppo mature e con la buccia pelosa.
Non ci resta che accingerci ai fornelli e preparare questo ottimo dolce.
Ingredienti:
- 1 rotolo di pasta sfoglia rotonda
- 5 pesche non troppo mature
- 60 gr amaretti
- 20 gr cacao
- 120 gr zucchero di canna
- 1 noce di burro
- 3 cucchiai di acqua
Iniziamo pelando le pesche e facendole a pezzi non troppo piccoli, facciamo poi sciogliere lo zucchero in pentola con 3 cucchiai di acqua e aggiungiamo la frutta insieme ad una noce di burro.
Facciamo andare per una ventina di minuti a fuoco medio e spegniamo solo quando lo zucchero sciolto avrà iniziato ad assorbirsi con il succo delle pesche.

Ora prepariamo una teglia da forno coperta da carta forno e adagiamo le pesche. Dopo aver tritato con le mani gli amaretti e averli mischiati con il cacao cospargiamo tutte le pesche con il mix ottenuto e ricopriamo con la pasta sfoglia srotolata aggiustando i bordi verso l’interno.
Bucherelliamo tutta la superfiicie della sfoglia con i rebbi di una forchetta e inforniamo a 180° per 35 minuti.

Una volta che la pasta sfoglia sarà dorata sforniamo, adagiamo un piatto sopra la sfoglia e capovolgiamo, togliendo delicatamente la carta forno.

Facciamo raffreddare e serviamo la nostra torta con qualche fetta di pesca e degli amaretti o se volete proprio esagerare con una pallina di gelato alla vaniglia
…il vino di Daniele
SAGRANTINO
Il Sagrantino è un vino rosso intenso e corposo che nasce dalla vinificazione in purezza dell’omonimo vitigno umbro di probabili origini greche o mediorientali, che fu importato in Italia dai monaci missionari durante il Medioevo. Deve il suo nome all’antica usanza francescana di servirsene per officiare i riti sacri ma oggi è uno dei più prestigiosi e ricercati rossi italiani all’estero. Le sue migliori interpretazioni rientrano nella denominazione di Montefalco Sagrantino, che comprende un territorio circoscritto a 5 comuni della provincia di Perugia.
Il disciplinare prevede una maturazione di almeno 30 mesi in cantina, di cui almeno 12 mesi di affinamento in legno. Il Sagrantino di Montefalco è caratterizzato da un profumo elegante di frutti di bosco e spezie, da un forte impatto gustativo, da una trama tannica significativa e da una personalità intensa e ben riconoscibile, destinata ad evolvere per lungo tempo in bottiglia.
Vino rosso rubino intenso e luminoso, caratterizzato da profumi di amarene, vegetali e spezie dolci.
Abbinamento: vino da meditazione dal gusto particolare, il Sagrantino Passito è un vino che, come pochi altri al mondo, bene si sposa con il cioccolato ed in modo particolare con dolci al cioccolato al cucchiaio (budino al cioccolato) o secchi (torta di cioccolato o brownie), con cioccolato fondente in scaglie.
Gradazione alcolica:14.5% vol.